La tiroide è una ghiandola centrale nella vita delle donne ma spesso sottovalutata
la funzione torioidea andrebbe sempre indagata non solamente se si presentano sintomi tipici dell’ipotiroidismo (di solito stanchezza, stipi aumento di peso…) o ipertiroidismo (dimagrimenti sudorazioni tachicardia…) ma anche quando si hanno problemi di ciclo mestruale, difficolta a rimanere in garvidanza o problemi di abortivita ripetuta o in gravidanza e non ultimo in premenopausa.
Ruolo fondamentale dell’ormone tiroideo si ha durante la gravidanza, soprattutto nelle prime settimane, è importante avere adeguati livelli ematici di ormoni tiroidei per garantire una adeguata prosecuzione della stessa e dello sviluppo fetale. Un’ipotiroidismo infatti, può associarsi ad eventi avversi ostetrico-neonatali ed esistoneo delle linee guida in merito .
In gravidanza,sopratutto nel primo trimestre, l’azione dell’ormone della gravidanza ,gonadotropina corionica (beta hCG) e altri meccanismi endocrinologici comportano una riduzione dei valori di TSH ed un aumento degli ormoni tiroidei dell’FT3 e dell’FT4. (mascherando ad esempio una patologia tiroidea nascosta)
Se la pazienteha gia una condizione di ipotiroidismo gia in trattamento spesso è necessario un aumento del dosaggio di levotiroxina, da effettuare il prima possibile nel I trimestre, per non aumentare il rischio di aborto.
se la gravidanza è pianificata sarebbe consigliabile un dosaggio negli esami preconcezionali o pre trattamento di procreazione assistita,.
Se la gravidanza non e’ pianificata conviene fare un dosaggio degli ormoni tiroidei non appena si scopre lo stato di gravidanza in tutte le donne sopra i 40anni o con precedenti ostetrici negativi , ma io la estenderei a tutte dato che è un esame a basso costo da poter eseguire a fianco di quelli consigliati nel primo trimestre.
Durante la gravidanza sara’ poi necessario aggiustare la dose in relazione anche al relativo all’aumento di peso,
L’aumento del dosaggio può esser effettuato anche in modo rapido in quanto la condizione di ipertiroidismo subclinico non è associata ad alcuna complicanza ostetrica, mentre l’ipotiroidismo, anche subclinico, è associato a complicazioni quali aborto spontaneo, diabete gestazione e parto pre-termine.
I controlli di laboratorio andrebbero eseguiti almeno ogni mese
.L’adeguatezza della terapia sostitutiva è indispensabile per la salute fetale.
Dopo il parto, si deve eseguire un nuovo controllo dopo un mese e poi cambiare il dosaggio o sospenderlo.
lo stesso criterio di attenzione deve essere posto anche nelle donne che cercano al gravidanza o sopratutto in preparazione alla terapia ormonale della procreazione assistita
per cui si ritiene utile il dosaggio del TSH e degli ormoni FT3 FT4 prima di ogni ciclo di stimolazione ormonale
Per avere una idea
di seguito sono riportate le nuove linee guida dell’ATA
le precedenti linee guida dell’American Thyroid Association (ATA) consigliavano di mantenere il valore di TSH: nel I trimestre al di sotto di 2.5 mIU/L, nel II trimestre al di sotto di 3.0 mIU/L e nel III trimestre al di sotto di 3.0-3.5 mIU/L.
Le nuove linee guida ATA (2016) hanno innalzato il valore del TSH da 2.5 a 4.0 mIU/L. –
-la terapia con levotiroxina in gravidanza:
.è sempre raccomandata se TSH>10 mIU/L
.è raccomandata nelle pazienti con acTPO positivi e TSH>4.0 mIU/L
.può essere presa in considerazione nelle pazienti con acTPO positivi e TSH tra 2.5 e 4.0 mIU/L
.può essere presa in considerazione nelle pazienti con acTPOnegativi e TSH tra 4.0 e 10 mIU/L
.non è raccomandata nelle pazienti con acTPO negativi e TSH<4.0 mIU/L
Nella infertilita’ o nei trattamenti di Procreazione Medicalmente Assistista (PMA)
.in caso di acTPO negativi e TSH tra 2.5-4.0 mIU/L la terapia è opzionale
.in caso di acTPO negativi e TSH>4.0 mIU/L la terapia è consigliata
e’ consigliabile controllare il TSH prima di ogni transfer dell’embrione.
in caso di tiroidite autoimmune è utile matenere TSH<2.5 mIU/L
si ricorda che l’articolo (come gli altri presenti) ha scopo divulgativo e non deve essere utilizzato a fini diagnostici o terapeutici che devono essere sempre affidati al medico curante